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Editor_Gazzo


LA MUSICA MASSONICA DI W. A. MOZART
del Ven.mo Fr.Bruno Gazzo
Direttore di PS Review of Freemasonry



"Uscirò dal cerchio della società, mi separerò dal suo modo di pensare, formerò una setta che non solo ponga Mozart in alto, ma che non conosca altri che Mozart."

 

Kierkegaard

 

 

"Solo Mozart sarebbe stato il compositore ideale per il Faust, l'unico capace di dare al poema una versione in musica che non ne disperdesse il vero significato."

 

"Il grande successo del Flauto Magico mi ha spinto a interrompere la stesura del Faust per scriverne un proseguimento tutto dedicato all'amicizia e all'amore. Adesso il manoscritto è pronto, ma il caro Mozart è morto."

 

J.W. Goethe

 

 

"Sotto l'aspetto filosofico Mozart è ancora più straordinario del Mozart creatore di opere sublimi. Mai la sorte ha presentato più a nudo l'anima di un genio. Il corpo era insignificante in quello straordinario crogiolo di doti che ebbe nome Mozart."

 

Stendhal


mozartsil.jpg - 8131 Bytes In Austria la Massoneria raggiunse il suo apogeo sotto il regno di Giuseppe II (1780-1790). Giuseppe II non era personalmente massone, ma suo padre Francesco I era stato iniziato all'Aia nel 1731 dall'ambasciatore di Inghilterra Lord Chesterfield.

 

Il fatto che l'imperatore appartenesse all'Ordine impedì la pubblicazione della Bolla di scomunica contro la Massoneria che il Papa Clemente XII aveva emesso il 23 Aprile 1738.

 

Tuttavia nel 1764 l'imperatrIce Maria Teresa, cattolica di stretta osservanza, sotto l'incalzante pressione del Papa e del Gesuiti, dichiarò la Massoneria illegale e ne ordinò la soppressione.

 

Essa continuò comunque ad esistere nella clandestinità fino a quando venne palesemente protetta da Giuseppe II dopo la morte della madre.

 

Mozart, trasferitosi da Salisburgo a Vienna, fu forse spinto ad entrare in Loggia da un senso di profonda solitudine come artista e come uomo e dal bisogno di trovare una vera amicizia con altri uomini.

 

Colui che aveva preso un calcio dal Conte di Arco ed era stato trattato come un servo dall'Arcivescovo Colloredo a Salisburgo, si trovava nella Loggia come uomo di genio allo stesso livello della nobiltà e del clero, assaporando quella uguaglianza di privilegi che propugnava 1a Massoneria.

 

Scrisse 1a musica per il funerale dei Fratelli duca Georg Mecklemburg e conte Esternhazy non come musicista che riceveva una ordinazione retribuita, ma come Fratello fra Fratelli.

 

Così avviene per la musica composta per i lavori di Loggia che egli considera musica sacra come quella scritta per la Chiesa, ma dove egli si sente completamente libero, non dovendo soddisfare alcuna esigenza prestabilita.

 

Negli anni che lo portarono ad aderire al nostro ordine e poi in seguito, Mozart prese seriamente a riflettere su problemi di cui sino ad allora aveva acriticamente accettato la soluzione proveniente dalla bocca dell'autorità (non dobbiamo dimenticare che Mozart aveva ventotto anni quando fu iniziato).

 

Famosa è la lettera che scrisse al padre Leopold e datata 4 aprile 1787: "Poichè la morte è la vera fine della nostra vita

 

mi sono da due anni (cioè dal momento della sua iniziazione) talmente abituato a questa autentica e ottima amica dell'umanità, che l'idea di essa, lungi dall'incutermi terrore, mi pacifica e conforta".

 

Dal momento in cui egli aderì all'Ordine occorre considerare avvenuto non propriamente un suo abbandono del cattolicesimo, passo che non compi mai in modo definitivo, ma il raggiungimento di uno stato di sviluppo intellettuale nel quale egli comprese come la religione dei padri non gli offrisse più una filosofia della vita profonda come aveva sino ad ora ritenuto. L'abbandono della composizione della Messa in dom assume un significato preciso: dopo il 1782 e fino a sei mesi dalla morte, egli non scrisse più una sola nota di musica da Chiesa e compose invece tutta la musica che noi chiamiamo genericamente massonica.

 

 

Nel decennio che va dal 1780 al 1790 a Vienna esistevano otto Logge di San Giovanni.

Mozart fu iniziato 11 14 dicembre 1784 nella piccola Loggia "La Beneficenza" di cui era Venerabile Otto von Gemingen.

Dieci giorni dopo visitò la più famosa Loggia Austriaca "Alla Vera Armonia" della quale era Venerabile il grande scienziato mineralogista Ignaz von Born. Mozart probabilmente persuase il suo amico Haydn a diventare massone, ed è proprio in questa famosa Loggia che Haydn fu iniziato 1'11 febbraio 1785.

Nel marzo 1785 Mozart passò Compagno mentre il padre Leopold veniva iniziato e con una dispensa speciale presto passato Maestro; così avvenne anche per Amadeus i1 22 aprile 1785.

 

In materia musicale la Massoneria non aveva regole e quindi Mozart dovette creare un simbolismo musicale adatto: i1 ritmo dei tre colpi alla porta che poi assunse un alto valore simbolico nel Flauto Magico e le note legate a due a due simboleggianti i legami dell'amicizia.

Altro simbolo é la progressione di terze parallele che caratterizza il lied per la chiusura di Loggia K623. Anche la tonalità ha un significato simbolico: mi bemolle, l'eroico, umano mi bemolle. La scelta dei timbri infine privilegiò voci maschili e soprattutto strumenti a fiato; possiamo dire senz'altro che Mozart fece diventare strumenti massonici i clarinetti, i corni da bassetto, gli oboi.

 

mozartcol.jpg - 4379 Bytes

 

 

K 148 "0 heiliges Band"

("0 Sacro Vincolo")

 

"0 Sacro Vincolo dell'amicizia dei fedeli Fratelli della più alta gioia e pari delizia dell'Eden amico della fede, ma mai in contrasto con il mondo conosciuto ed ancora pieno di mistero sì, conosciuto ed ancora pieno di mistero."

 

Questo lied è per voce solista con accompagnamento di pianoforte. Il testo è dl Ludwig Lenz e venne scritto prima che Mozart fosse iniziato. Sul manoscritto autografo si legge: Canto di lode solenne per la Loggia di San Giovanni. Venne composto nel 1772 quando Mozart aveva solo 16 anni.

 

 

 

K 429 "Dir, Seele des weltalls"

("A Te anima dell'Universo")

 

Coro:

"A Te anima dell'Universo, o Sole! oggi viene dedicato a Te il primo solenne canto! o potente, senza di Te noi non vivremmo; da Te solo viene fecondità calore e luce!" Aria: "Noi ti ringraziamo per la gioia perché vediamo di nuovo la terra nel manto primaverile,

perché i tiepidi venti di dolci ghirlande fiorite ci portano il profumo che dona tutti i tesori;  perché ogni fascino profonde la buona Natura  perché si sveglia ogni desiderio

e tutto salta e ride  nell'opulenta campagna."

           

Questa Cantata per due tenori, basso e coro a quattro parti vede l'uso di due violini, una viola, clarinetto, flauto, due corni, due oboi ed organo. Dalla presenza di voci femminili nel coro si evince come quest'opera fosse destinata al pubblico e non per la liturgia di Loggia. Fu composta in onore di Ignaz von Born, il quale ci appare come la figura principale della Massoneria viennese sul finire del Settecento.

 

 

 

K 468 "Gesellenreìse"

("Viaggio del Compagno d'Arte")

 

"Voi che vi avvicinate adesso a un nuovo grado di conoscenza, andate con sicurezza sul vostro sentiero sapendo che é il sentiero della saggezza soltanto l'uomo instancabile può avvicinarsi alla sorgente di Luce."

 

Canto per voce solista sostenuta dall'organo o pianoforte. Si ritiene che sia stato composto per il passaggio al secondo Grado del padre Leopold.

Vi troviamo alcuni simboli musicali adibiti da Mozart a raffigurare tratti salienti del simbolismo massonico: oltre alla tonalità in mi bemolle, simbolo della serenità iniziatica, troviamo le coppie di crome legate segno della fratellanza.

 

 

 

K 471 "Die Maurerfreude"

("La Gioia del Massone")

 

Aria Tenore:

"Vedere come la natura scopre piano plano 11 suo volto allo sguardo dello scienziato attento come egli con alta sapienza riempie pienamente la sua mente ed il cuore con la virtù Questo è il pascolo degli occhi del Massone vera, ardente gioia del Libero Muratore"

 

 Recitativo:

"Vedere, come la sapienza e la virtù, alle quali 1 Massoni indirizzano il loro discepolo con amore, dicono: prendi amato questa corona dalle mani del nostro figlio piè anziano Giuseppe. Questo é 11 giubileo dei Muratori, questo è il trionfo del Massone."

 

Coro con aria di Tenore:

 "E per questo cantate e giubilate Fratelli lasciate arrivare fino alla più segreta ara del Tempio il giubilo del canto, lasciatelo risuonare fino alle nuvole Cantate, alloro ha intrecciato Giuseppe il saggio con alloro ha avvolto le tempie del saggio libero Muratore."

 

Questa cantata "La gioia del Massone" risale all'aprile 1785 e fu composta anch'essa in onore di Ignaz von Born maestro Venerabile della Loggia "Alla Vera Armonia". La partitura prevede un tenore solista, coro maschile ed orchestra. La tonalità fondamentale è ancora il mi bemolle maggiore e vi si trovano alcuni temi che verranno usati per il concerto in mi bemolle maggiore per corno K 995. Fu terminata il 20 aprile 1785 e venne eseguita quattro giorni dopo. Solista fu Valentin Adamberger e il coro maschile fu eseguito dai massoni presenti alla tornata. L'autore del testo è Franz Petran, massone e sacerdote secolare.

 

 

 

K 477 "Maurerische Trauermusik"

("Musica per Funerale Massonico")

 

La composizione è per sola orchestra. Destinata a uso interno fu composta nel novembre 1785. Essa consta di sole 69 battute e fu scritta per la commemorazione di due esponenti dell'alta classe dirigente austriaca: il duca Georg August von Menkelburg-Strelitz ed il conte Franz Esterhazy von Galantha, entrambi massoni.

Anche qui la strumentazione presenta tre corni di bassetto ed un clarinetto; il registro scuro nel timbro dell'orchestra ed i legni sono completati da un controfagotto e due oboi. In questo pezzo è presente un tratto stilistico che ritroveremo nel Flauto Magico: la rivisitazione del corale luterano quale elemento portante del tempo lento ed alla marcia, lo stesso procedimento che caratterizzerà il canto dei due guerrieri che proteggono le sale delle prove dell'acqua e del fuoco a Tamino ed a Pamina nel secondo atto dell'opera.

 

 

 

K 483 "Zerfliesst heut' geliebte Bruder"

("Sciogliete oggi carissimi Fratelli")

 

"Sciogliete oggi carissimi Fratelli, / in letizia inni di giubilo; / la beneficienza di Giuseppe / ha per noi, nel cui petto / brucia un triplice fuoco / coronato di nuovo la nostra speranza.

Con cuori e parole unite / sia cantato questo cantico di lode a Giuseppe / al Padre che ci ha uniti più stretti insieme / Fare il bene è il più bello dei doveri / egli ce lo vedeva compiere con ardore / e ci incorona con mano amorevole.

Grazie a tutti quelli che hanno vigilato con noi / rinfocolando la fiamma della virtù / e che erano un esempio per noi / dai quali ogni passo / sul sentiero della Muratoria / nasceva da una sorgente di bene fraterno. La più profonda ed attiva aspirazione / di innalzarsi fino a loro / è il più gioioso grazie per tutti / Perciò triplicando le forze / incominciamo i nobili lavori / e smettiamo il lieto canto...

 

Nel catalogo delle opere viene indicata con le prime quattro parole del primo verso: "Sciogliete oggi carissimi Fratelli...".

Questo lied venne scritto da Mozart alla fine del 1785; infatti nel dicembre di quell'anno fu emanato da Giuseppe II un decreto che accorpava nel numero di tre le fino ad allora operanti otto Logge viennesi. Mozart era affiliato alla piccola Loggia "Zur Wohltatigkeit" la quale venne fusa con la "Gekronte Hoffnung" e ribattezzata "Neue Gekronte Hoffnung" (La nuova speranza incoronata). Per l'apertura della nuova Loggia Mozart compose appunto questo lied per voce maschile e pianoforte con riferimenti espliciti all'ordine dell'Imperatore Giuseppe II.

 

 

 

K 484 "Ihr unsre neue Leiter"

("Oh, Voi nostri nuovi Dignitari")

 

"Oh, Voi nostri nuovi Dignitari / ora vi ringraziamo per la vostra fedeltà / conduceteci sempre avanti sul sentiero della virtù / così ogni uomo gioisca di nuovo nella catena / che lo unisce a gente migliore / e gli addolcisce il calice della

vita.

Insieme con il sacro giuramento noi pure promettiamo / dl costruire il grande edificio / Sollevateci sulle ali della verità / fino al trono della saggezza. / Così che noi otteniamo la sua sacra ara / e diveniamo degni della sua corona / se siete benevoli contro la gelosia / voi pure mandate via la malizia del profano / mandate pur via la malizia del profano."

 

"Oh, Voi nostri nuovi Dignitari" è dello stesso periodo del lied precedente K 483 ed eseguita nella medesima occasione per festeggiare la fondazione della nuova Loggia. Composizione per coro ed orchestra e testo, come per il K 483 di Augustín Veith EdIer von Schittlersberg.

 

 

 

K619 "Kleine Deutsche Kantate"

("Piccola cantata tedesca")

 

"Voi che venerate l'incommensurabile / Creatore dell'Universo / chiamato sia Jehova, sia Dio, / chiamato sia Fu, sia Brahma, / ascoltate, ascoltate le parole dalla tromba dell'Onnipotente! / Forte suona attraverso Terra, Luna, Sole, / 11 suo suono eterno / ascoltate uomini, sentitelo uomini anche voi / amatemi nelle mie opere / amate Ordine, Equanimità, Armonia / AMATEVI, AMATEVI, AMATEVI VOI STESSI / ed i vostri Fratelli! / La forza fisica e la bellezza siano 1 vostri ornamenti / La ragione determini 1a vostra nobiltà / porgetemi 1a mano fraterna / dell'eterna amicizia / che soltanto un'illusione e non la verità / vi ha sottratto così a lungo. / Rompete il vincolo di questa illusione / stracciate il velo di questo pregiudizio / spogliatevi dell'abito / che traveste l'umanità in settarismo / In Hiram ríforgiate il ferro / che finora ha versato il sangue fraterno / fate scoppiare la roccia / colla polvere nera / che spesso ha sparato il piombo / letale nel cuore fraterno! / Non crediate che sulla mia Terra / ci sia sventura: / L'Insegnamento fa bene solo / se sprona ad azioni migliori / se, uomini che camminate nella sventura / retrocedete stupidamente ciechi / abbiate un pungolo che vi spinga avanti, avanti. / Siate saggi, siate forti / e siate Fratelli! / Allora riposerà su di voi / tutta la mia benevolenza / allora lacrime di gioia / inumidiranno di nuovo le guance / allora i vostri lamenti / diventeranno suoni di giubilo / allora cambierete i deserti in valli dell'Eden / allora nella natura / vi sorriderà tutto. / Allora, allora, allora sarà stata raggiunta / allora sarà stata raggiunta / 1a vera felicità della vita."

 

La piccola cantata tedesca è una composizione per voce ed organo commissionata a Mozart dal massone Franz H. Ziegenhangen, che ne compose il testo, e serviva come cantata di apertura nella Loggia del committente a Regensburg. E' una composizione breve e serrata che adopera il lessico massonico mozartiano senza una precisa originalità. I1 testo autografo di Mozart si trova oggi in Svezia ed è di proprietà di quella Gran Loggia; è datato luglio 1791.

 

 

 

K 613 "Eine kleine Freimaurerkantate"

("Una piccola cantata del Massone")

 

Coro e soli:

"Ad alta voce annunzia la nostra gioia / l'allegro suono degli strumenti, / ogni cuore di fratello sente / l'eco di queste mura. / Perchè noi consacriamo questo luogo / tramite la catena d'oro della fratellanza / e la vera umiltà dei cuori / oggi nostro Tempio."

 

Recitativo tenore:

 "Per la prima volta, nobili Fratelli, ci accoglie questa nuova sede della saggezza e della virtù. Noi consacriamo questo luogo come santuario del nostro Lavoro, dove si deve decifrare il grande segreto. Dolce è la sensazione del Massone in una giornata festiva come questa, che salda di nuovo la catena della fratellanza più stretta; dolce il pensiero che l'umanità ha trovato di nuovo un posto tra gli uomini; dolce il ricordo del luogo, dove ogni cuore di fratello decide quello che era quello che è e quello che sarà, dove l'esempio lo istruisce, dove il vero amore fraterno si cura di lui e dove la virtù più sacra, la prima virtù, la beneficenza, regna nello splendore silenzioso."

 

Aria:

 "Questa divinità onnipotente non è basata / sul rumore, splendore e frastuono / no, nel silenzio culla / e dona il bene all'umanità. / Silenziosa divinità, il tuo esempio / onora interamente l'anima del Massone / perché tu scaldi con mite sole / sempre il suo cuore in dolce piacere." Recitativo-tenore-basso: "Orsù, voi Fratelli, lasciatevi completamente andare nella beatitudine dei vostri sentimenti, perché non dimenticate mai di essere Massoni. Questa festa di oggi sia un monumento del nuovo e stretto legame. Esiliata sia per sempre l'invidia, l'avarizia e la calunnia dalla nostra anima di Massoni, la concordia stringa forte il profondo legame, che tesse puro amore."

Duetto tenore-basso: "A lungo questi muri saranno / testimoni del nostro lavoro / e per farlo durare in eterno / viene inaugurato in concordia. / Dividiamo ogni incarico / col massimo amore / allora riceviamo con dignità / qui dall'Oriente la vera Luce. / Per ottenere questa risultato / incominciate lietamente il lavoro / e chi lo ha già incominciato / l'incominci oggi di nuovo. / Abbiamo abituato in questo luogo / il nostro cuore e le nostre parole / completamente alla virtù / quindi l'invidia è spenta / ed appagato del tutto / è il desiderio che corona la nostra speranza."

 

 

Questa "Piccola cantata del massone" è scritta per due tenori, basso, due violini, viola, flauto, due oboi, due corni e clarinetto. Il testo è di Emanuel Schikaneder e reca la data 15 novembre 1791. Siamo a 20 giorni dalla morte del musicista e Mozart la diresse personalmente: fu l'ultima sua apparizione pubblica: Lo spirito del congedo spira per queste pagine, sospese senza speranza metafisica tra l'infanzia e la morte. Sono i canti dell'ultimo Mozart: del Flauto Magico, del Requiem, dell'Ave Verum, del tempo centrale del Concerto per Clarinetto.

 

 

 

K 623 Anhang "Lasst uns mit geschlungen Handen"

("Fratelli mano nella mano")

 

"Fratelli, finiamo questo lavoro / mano nella mano / col giocondo suono di giubilo / Questa catena circondi / come questo sacro luogo / pure tutto i1 globo terrestre. / Onorare la virtù e l'umanità / insegnare a sé stesso ed agli altri l'amore / sia sempre il nostro dovere. / Allora affluisce la Luce non soltanto ad ovest / ma anche a sud ed a nord."

 

Questa composizione è una appendice del K 623 e non appare nel manoscritto autografo dl Mozart. E' presente invece nella prima edizione pubblicata dalla Loggia nei primi del 1792.

 

In conclusione possiamo dire che Mozart fu un vero massone convinto e membro attivo ed entusiasta al contrario di Haydn, che pur essendo stato iniziato, non frequentò quasi mai e non scrisse alcuna opera di carattere massonico. La coscienza della partecipazione allo spirito della Istituzione è invece sempre presente in Mozart e nelle sue opere degli ultimi anni, anche in quelle, come la Sinfonia K 550 "Jupiter", non dichiaratamente massoniche.



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