Review of Freemasonry



Make this site your Home Page Print this page Send Masonic E-card Subscribe News Alerts by Email RSS News Feed
PS Review of FM Search Engine:
recommend PS Review of Freemasonry

"FILOSOFIA E POLITICA"

del Ven.mo Fr. Paolo Michele Erede 33° †

Paolo Michele Erede

Pubblichiamo questo scritto del gennaio 1990 per onorare la memoria del Fr. Paolo Michele Erede passato all'Oriente Eterno nel 2003. Medico e filosofo, Paolo Michele è stato soprattutto un libero pensatore scevro da ogni condizionamento aprioristico. Italiano, ma anche con nazionalità svizzera Paolo Michele ha vissuto fra Genova e Nizza ed è stato membro eminente della Massoneria regolare italiana e francese. Per me è stato maestro di comportamento umano e colui il quale ha fatto conoscere a me, allora solo ventiquattrenne, la Libera Muratoria. Anche di questo sarò per sempre a lui grato.         Bruno Gazzo, editor Fondazione Erede

Nel marzo 2006 è stata costituita la Fondazione Prof. Paolo Michele Erede.
Operante nel campo letterario e filosofico, sostiene e promuove iniziative atte ad approfondire e sviluppare la conoscenza in tali ambiti. Come primo frutto concreto la Fondazione ha pubblicato il libro "Il Florilegio" che raccoglie alcuni fra gli scritti più significativi del Prof. Erede. Il libro, pubblicato dall'editore Giuseppe Laterza di Bari, è acquistabile direttamente dal sito della Fondazione che pubblica anche online alcuni dei saggi compresi nel volume. http://www.fondazione-erede.org


Molte, talvolta anche troppe radici ha il nostro albero, filoni di scuole filosofiche, filoni di pensiero nelle varie fasce epocali, oriente ed occidente, nord e sud, testimonianza di pietra, civiltà dell'inconoscibile ovvero dell'impossibilità a decodificarne il messaggio salvo infinite ipotesi interpretative origine di misteriosofie e di leggende.

Le 'demeures philosophales', le Cattedrali, templarismo e alchimia, poemi epici e cavallereschi, la lettura della 'Commedia', e l’immensa trattazione simbologica che ne è derivata sono alcune espressioni del versante europeo a fronte di quello afro-asiatico (civiltà egizia, civiltà persiana, zoroastrismo, pensiero indiano, pensiero cinese, ecc.).

Un intreccio di storia, di miti e di leggenda ma certamente un unico filo conduttore fra Macrocosmo e Microcosmo, fra l'uomo e l'universo, una planetaria ricerca delle cause, infiniti messaggi delle ipotesi e delle interpretazioni, una testimonianza di un iter senza fine che continua incessante nella ‘ricerca scientifica naturalistica ed umanistica'.

Incerte -quindi -le origini che hanno preceduto il XVIII Secolo in cui la Massoneria si è data finalmente una Costituzione.

Il fascino della ricerca delle radici deriva dal mistero causato dalla difficoltà di interpretare i più svariati messaggi, infatti, i confini tra storia e leggenda sono a volte sfumati, a volte marcati nelle testimonianze di popoli, culture, rappresentazioni simboliche nella letteratura, nelle arti figurative nella musica e nell'architettura.

Sovente nei testi degli innumerevoli autori che hanno trattato della Massoneria, la filosofia è stata confusa o con la storia o con un’antropologia culturale.

La Massoneria del XVIII Secolo evidenzia due anime una razionalistica ed un’antirazionalistica o romantica e certamente il Nostro Rito si identifica nella seconda, anche se media antica storia e leggenda ricca di significato iniziatico.

Infatti, si procede per gradi, per successive rivelazioni, lungo un iter mitico-mistico costellato di perché e quindi stimolante di riflessione e di ricerca e la rivelazione ultima è il raggiungimento della coscienza dei valori di spazio e di tempo, di relativo ed assoluto, dell'uno e del tutto, dei rapporti uomo-universo e forse, un’introspettiva che consente una migliore, conoscenza del proprio ‘Io’ Processo – quindi - formativo dell’individuo mediante un apprendImento-insegnamento pressoché continuo che dovrebbe tradursi nel comportamento e nell’azione.

Questo processo provocato dal rito può realizzarsi più o meno consciamente, può determinare più interpretazioni e contribuire all’apprendimento di strutture rituali e di codici associativi e quindi alla loro riproduzione e rinforzo. Ma può anche restare una semplice potenzialità non espressa. Il grado di realizzazione varia secondo le circostanze, la presenza o l'assenza di altri mezzi e condizioni per l'apprendimento e l'oggettivazione delle strutture rituali.

Per questi motivi sarebbe errato identificare il rito con un linguaggio propriamente detto, con un codice universale di ordine superiore', se così fosse sarebbe noto a tutti.

Il rito invece favorisce la riflessione perché opera destrutturando e continua ad essere efficace proprio in virtù del fatto che non costituisce un codice apprendibile una volta per tutte: è quindi costantemente stimolatore e apportatore.potenziale di un’informazione nuova, è uno strumento per reinvestire di senso il mondo costituito e cristallizzato dell’' esperienza -sociale.

Poiché stimola le tendenze proiettive, il rito tende a mettere in evidenza sia ciò che è senza senso chiaro nell’esperienza 'esterna' (della società e della natura), sia ciò che è problematico nell'esperienza ‘interna’ dei soggetti.

Nel rito non si verificano solo comportamenti secondo certe regole, ma si producono e riproducono forme assai complesse di comunicazione, complesse perché legate a segni, simboli, immagini cui viene attribuito un significato o un insieme di significati.

Infatti, nel seguire una riunione rituale ci si accorge sempre di qualche cosa di nuovo, è una riscoperta continua, ciò che non si è compreso prima si comprende gradualmente e per questo motivo "il rito" ha il pregio di non divenire una abitudine verbale e gestuale ma, pur ripetendosi nelle forme e non variando nella sua costituzione ideale, determina volontà di ricerca, di approfondimento, e libera l'immaginazione e l' interpretazione simbolica arricchendola di significati in diretta proporzione con il grado di sviluppo delle conoscenze e dell'informazione del singolo individuo.

Dalla ricezione del messaggio si pone in essere un meccanismo fantastico e perciò anche creativo, giacché non si tratta di ricezione passiva ma di coinvolgimento anche emotivo e pertanto stimolato re di risposta.

La ritualità del RSAA differisce dalla gran parte dei riti per il suo caratteristico procedere per gradi e camere rituali ove il passaggio tra un grado e il successivo è acquisizione di nuova conoscenza e di maggiore spazio per la meditazione, la riflessione, lo studio e l' affinamento intellettuale.

L' efficacia del rito sta -quindi -nel riproporre la corrispondenza dei simboli con i loro significati evidenti e profondi e sta nella capacità di recepimento del messaggio sul piano formativo e comportamentale.

Il problema centrale concerne il posto dell'uomo nell'universo, all'interno del problema essenziale possono distinguersi cinque aspetti fra loro in stretto collegamento:

1) Rapporti fra l’uomo e la società della sua epoca.

2) Rapporti fra l'uomo e il passato (idea del ruolo della Storia)

3) Rapporti fra l'antico e il moderno.

4) Rapporti fra l'uomo e la natura (il mondo può essere conosciuto?)

5) Rapporti fra l'uomo ed il suo universo interiore (l'uomo può arrivare a conoscersi?)

Nel XVIII Secolo, stazione di arrivo alle Costituzioni e di partenza dalle Costituzioni, nella Massoneria convivevano razionalisti 'illuministi', e mistici 'illuminati', talvolta fra loro tolleranti e talvolta intolleranti e polemici, però in Loggia i razionalisti, i mistici, gli occultisti si abbeveravano alle stesse fonti giacche i Rituali si riferiscono sia ai Maestri di pietra, che a Pitagora (allievo degli Egizi e degli Ebrei di Babilonia), ai Maghi di Caldea, alla scienza Kabbalistica, a Zoroastro ecc...

Per i razionalisti si tratta di metafora e di immagini per indurre alla riflessione ed elevare lo spirito, per i mistici il simbolo 'rivela e nasconde', e si tratta di decodificarlo, giacché esiste una conoscenza perduta, una lingua originale alla quale occorre risalire per vivere "l'illuminazione”. L' idea che il passato sia migliore del presente e che il modo più intelligente di affrontare l'avvenire sia rivivere il passato del passato evidenzia il punto di vista dei 'mistici', il mondo migliore pre-esiste all'uomo.

Per i "razionalisti" l'uomo progredisce aumentando le sue conoscenze atte a costruire un mondo migliore.

Il mondo migliore nel futuro (da creare), il mondo migliore nel passato (da ritrovare), scienze naturali e scienze occulte.

Ma per "razionalisti" e "mistici" vi sono comunque riferimenti comuni: Libertà, Tolleranza, Fratellanza, Trascendenza, Segreto lniziatico. "Tessere" del nostro messaggio.

Questo messaggio che cosa rappresenta?

Sembra che possa riassumere in qualche linea carattere universalista della civiltà-nazione, rispetto della dignità umana per il riconoscimento della libertà di coscienza in ogni uomo, apprendimento necessario e progressivo delle condizioni del proprio livello di istruzione, della conoscenza del mondo e l'amore come segno di vittoria sulla fine delle lotte umane.

Nulla, in definitiva, che non tenga conto delle conquiste della scienza e delle esigenze dell' ordine sociale.

Resta però da comprendere quale risposta la nostra istituzione possa dare alle esigenze della società futura.

Vi è coscienza di appartenere ad un’impostazione puramente speculativa, ma si ha anche coscienza delle esigenze della società moderna che si caratterizza da una parte per la sua vocazione universalistica e dall’altra per nazionalismi inquieti talvolta razziali e religiosi.

Universalismo di fatto: le comunicazioni e gli scambi economici e scientifici si estendono - sempre più intensamente - sul pianeta e gli eventi che segnano la vita dei popoli sono ormai di portata universale.

La deportazione o l'esportazione di popolazioni (a causa di guerre, di rivoluzioni e di modifica delle strutture economiche) ha prodotto la perdita di identità con le conseguenze, per necessità di comunicare con il nuovo ambiente culturale, di un adattamento alla diversità basata sulla differenza.

Infatti si va verso un sincretismo di superficie ed una profonda ignoranza delle realtà particolari.

A livello di politica rappresentativa internazionale i problemi possono apparire più facili perché si innestano in un particolare meccanismo lontano dalle caratteristiche legate alle identità individuali e collettive (perché si tralasciano alcuni aspetti delle tradizioni e della cultura e gli aspetti ancor più legati alla singola personalità umana ed alla creatività individuale ove le sensibilità e le ispirazioni restano impenetrabili), mentre a livello comune sono -invece -le questioni economiche che causano i più gravi malintesi.

È evidente che vi è un’umanità cosciente di sé e della sua identità sul piano planetario e che i mezzi di informazione concorrono allo sviluppo di questa coscienza.

L' imitazione, l’aggressività, gli scambi economici testimoniano che fra tutte le formazioni popolari e tutti i sistemi amministrativi della Terra, si manifesta, comunque, un sentimento di partecipazione: quello di appartenere ad una comunità umana.

In parallelo a questo universalismo si evidenza una specie di ritorno in sé, una volontà di ricerca dell' identità che si appalesa sia sul piano dello Stato e della mistica nazionale che su quello della religione, della razza e della ragione.

Insegnamenti filosofici, religiosi, scientifici sono messi in dubbio e nell'insieme la comunicazione fra le culture non si realizza tramite le istituzioni così come non si stabilisce fra gli individui.

Ciascuno rimane chiuso nelle sue concezioni, respinge ogni interferenza esterna e difende il suo 'sistema', secondo la sua sensibilità, specialmente se si sente vulnerabile e minacciato.

L' alba del terzo millennio pone l’uomo innanzi a se stesso come non mai, infatti, vi è una generale e per così dire planetaria rimeditazione del suo ruolo nell’ambiente che lo circonda e in se stesso.

Il secondo millennio si conclude dopo un lungo periodo di rivolgimenti che hanno determinato profonde ripercussioni sulla vita di ogni singolo individuo come nella società in cui vive.

Ne sono derivate crisi a ripetizione che in epoca più recente sono state tradotte e definite da un termine riassuntivo: 'Crisi Esistenziale'.

Oggi è l'epoca delle "riletture" della storia politica, della storia economica, della storia della filosofia, della storia del pensiero, della storia dei linguaggi, della creatività, dell’immagine ecc.

La necessità della rilettura, della riconsiderazione, della rimeditazione è dettata dall’ esigenza  “di fare il punto”, di ripartire per continuare, giacché questa è l'esigenza stessa della vita dell' individuo, della società e di tutte le espressioni biologiche evidentemente biofile.

Il momento appare confuso, le certezze e le speranze di certezza di ieri sono il dubbio di oggi e paiono - sempre più - svanire domani.

Grandi fatti storici, sconvolgimenti ideologici, alternanza di utopie, dogmatismi esasperati si sono succeduti con ritmi sempre più frequenti e lo scenario planetario si è vieppiù trasformato nel palcoscenico degli errori che con estrema lucidità Konrad Lorenz ha definito come gli otto peccati capitali: sovrappopolazione, devastazione dello spazio vitale, competizione fra gli uomini, estinguersi dei sentimenti, deterioramento del patrimonio genetico, demolizione della tradizione, indottrinamento, armi nucleari.

Oggi lo sviluppo tecnologico e i relativi cambiamenti indotti hanno vanificato parte dell'immobilismo dogmatico (tradotto in conservazione di errori economici, politici e sociali) evidenziando aspetti positivi nella liberazione da alcune schiavitù della utopia, aspetti negativi nell'affacciarsi di un "anarchismo" che può favorire altre degenerazioni sociali ed individuali.

La tendenza alla omogeneizzazione planetaria induce certamente a crisi di identità di nazioni e di popoli con la conseguenza di un’esasperazione reattiva delle caratteristiche delle tradizioni culturali e delle società così come dei singoli individui.

Il peso della storia del sé, il peso della storia del contesto a fronte della progressiva denaturazione del ’mondo' , in cui ci si sviluppa, si vive e si è in relazione, i continui mutamenti dell'ambiente, la cui frequenza diviene sempre più motivo di disadattamento per i ritmi di vita psichica e fisica degli individui, portano alle più clamorose contraddizioni da cui derivano le sempre maggiori difficoltà a realizzare uno sviluppo razionale della società.

Le considerazioni sin qui fatte dimostrano quanto sia difficile dare una risposta Nostra alle esigenze di una società afflitta da immani problemi che, evidentemente, hanno soluzioni estremamente complesse ed articolate per cui compito preminente è la comprensione della ‘ragione degli altri', che dobbiamo perseguire con attenzione e tolleranza per agire di conseguenza.

La conoscenza di noi stessi e del nostro prossimo è il contributo alla relazione sociale cui si ispira il nostro codice di comportamento.

D'altra parte dobbiamo considerare che il massone vive nella società ed ha il diritto-dovere di operare secondo i principi massonici indipendentemente dalla sua formazione, dal suo orientamento politico, dalla sua ideologia e dalla sua fede religiosa.

Il principio di tolleranza consiste anche in questo: associare uomini con la loro identità nel pieno rispetto della loro personalità ed ideologia.

D'altronde una interpretazione della conoscenza si traduce in ideologia e quindi è di per sé totalizzante così come una concezione fideistica, perciò non si può parlare di una filosofia massonica unica ed unificante.

Uno dei nostri compiti è offrire delle spiegazioni e delle possibilità quali mezzi di autoriflessione facendo appello alla libera spiritualità ed attività della vita con l'indicare punti di orientamento nella considerazione che l'uomo, in quanto esiste, è necessariamente sempre un frammento particolare finito, consapevole di un universale e di una totalità.

Le nostre Costituzioni non portano in sé codici filosofico-politici ma comportamentali, se pure, ispirati ad alcuni principi universalistici al di sopra di caratterizzazioni particolari e quindi non interferenti con la formazione dell'individuo.

Le norme di comportamento di rilevante significato, avendo per obiettivo un modello di 'uomo' sono ascrivibili ad una visione antropologico-culturale.

La filosofia è nei filosofi e pensatori, massoni e non massoni, quale si può trovare nei testi originali che la curiosità animatrice dello spirito di ricerca ci induce a consultare.

Nostra risorsa è di avere sì una 'Storia' e 'Costituzioni', da oltre 250 anni, ma anche uno spazio culturale universalistico che va dalle scienze astrofisiche, alle scienze naturali e biologiche, alle scienze umane e quindi è ispirazione e stimolo alla creatività nel massimo grado di libertà.

All' interno quindi di precise forme rituali e comportamentali si ha il massimo ampliamento "speculativo". Ne consegue che non può esistere una filosofia sovrapponibile alle altre così come non vi può essere una concezione politica sovrapponibile a concezioni differenti e questo conferma che ciò che consente l’associazionismo nella nostra istituzione è rappresentato da:

1) un linguaggio comune (la cui sintesi espressiva è rappresentata dai simboli;

2) il segreto iniziatico;

3) norme dI comportamento;

4) volontà e spirito di ricerca.

Alla conclusione di queste note ritengo che la sintesi del nostro pensiero (nel lungo peregrinare intorno all'uomo e nella visione e rappresentazione del mondo) sia espressa nelle parole che il Politecnico di Zurigo ha dedicato a C.G.Jung (grande pensatore, filosofo e psicanalista, studioso, anche, dei molti simboli da noi usati e del nostro linguaggio simbolico) nel conferirgli la Laurea ad honorem in scienze:

“Allo scopritore della totalità e polarità della psiche umana e della sua tendenza all'unità; al diagnosta dei fenomeni di crisi dell'uomo nell'epoca della scienza e della tecnica; all'interprete del simbolismo originario e del processo di individuazione dell'umanità".

“Se vuoi avanzare nell'infinito percorri il finito in tutti i suoi lati.” Kant



Home Page | Alphabetical Index | What is New | Freemasons World News
Research Papers | Books online | Freemasons History | Symbolism & Rituals
Saggi in Italiano | Essais en Langue Française | Monografias em Português | Planchas Masonicas en Español

| Sitemap | Privacy Policy | How to Contribute a Paper |

RSS Feed News Feed | News Alerts Subscribe News by Email

visitor/s currently on the page.