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Giuseppe M. Vatri

1805-2005
DUECENTO ANNI DI RITO SCOZZESE ANTICO E ACCETTATO IN ITALIA

Storia, Atti, Statuti, Rituali della Fondazione.

Edizioni L'Età dell'Acquario, 2005

260 Pagine.
Prezzo: € 21,00
ISBN: 978-88-7136-209-0

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Edizioni L'Età dell'Acquario








Il libro

Nel 2005 ricorrevano i duecento anni dalla fondazione di un Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico e Accettato per lo Stato che il Bonaparte aveva concesso fosse chiamato con il nome di Italia. Quelle lontane vicende sono assai poco conosciute e studiate. Ancor meno lo sono i documenti, i regolamenti, i rituali, gli uomini che le prepararono e le accompagnarono. Giuseppe M. Vatri rievoca gli avvenimenti che condussero alla fondazione del Supremo Consiglio dei Sovrani Ispettori Generali del 33º grado, nel marzo 1805, e alla attivazione, nel giugno dello stesso anno, della Dieta destinata alla direzione esecutiva della Muratoria, con il nome di Grande Oriente d’Italia; e illustra altresì il ricco patrimonio culturale e cerimoniale dello scozzesismo muratorio, parte importante e inseparabile di quello della Massoneria europea.

Premessa

Duecento anni sono trascorsi dalla fondazione di un Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico e Accettato per lo Stato che su sollecitazioni italiane il Bonaparte aveva accordato fosse chiamato con il nome di Italia: la Repubblica Italiana e Regno d’ltalia del periodo napoleonico[i].

Quel lontano momento è assai poco conosciuto e studiato.  Ancor meno lo sono i documenti, i regolamenti, i rituali, gli uomini e gli accadimenti che a quel momento fecero da contorno e che quel momento definirono e inquadrarono[ii]. 

Il vostro autore, ostinatamente affezionato al patrimonio scozzese, ha creduto di poter festeggiare il bicentenario a modo suo, cioè con questo libretto. In esso ho raccolto quel poco che si può scrivere, senza entrare nel terreno infido delle supposizioni, sugli avvenimenti che condussero alla fondazione per il territorio della Repubblica/ del Regno Italico, del Supremo Consiglio dei Sovrani Ispettori Generali del 33° grado, assemblea dirigente il sistema del Rito Scozzese Antico e Accettato[iii], nel marzo 1805. Ho anche aggiunto qualche nota sugli avvenimenti che condussero alla messa in funzione della Dieta destinata alla direzione esecutiva della Muratoria[iv] in quello stesso territorio, nel giugno 1805, con il nome di Grande Oriente d’Italia. 

Avendo poi considerato che la ricostruzione di un’istituzione muratoria risulta incompleta senza l’accesso ai suoi documenti fondamentali, ho aggiunto: l’atto di fondazione del Supremo Consiglio d’Italia e la prima circolare pubblica da esso disposta e realizzata dal Grande Oriente; gli statuti e i regolamenti governanti il Supremo Consiglio in quel momento; infine cinque rituali, del 4°, 9°, 18°, 30° e 33° grado, adottati in quel momento dal Supremo Consiglio del Regno Italico.

Il vostro autore sa che un lavoro come questo abbia confini insuperabili nell’estensione e nell’approfondimento, se vuole rimanere una lettura interessante e non specialistica; perciò si rende conto che molto è rimasto fuori, e chiede scusa a chi avverta le mancanze. Ma si augura che, ugualmente, questo libretto spinga i suoi lettori a studiare e apprezzare il patrimonio culturale e cerimoniale dello scozzesismo muratorio, che è parte importante e inseparabile dell’intero patrimonio culturale della Muratoria europea.



[i] Vale a dire, che non vi era alcun progetto di istituzione muratoria destinata a estendersi all’intera Italia; ma solo al territorio della ex-Repubblica Cisalpina.

[ii] Dei rari testi che se ne occupano occorre quasi sempre diffidare, o perche molto datati o perche contengono errori o inesattezze siste-matiche. Si veda la breve discussione nell’appendice bibliografica. 

[iii] Non sarà inutile ricordare fin dalla premessa che il nuovo sistema faceva riferimento a se stesso come Supremo Consiglio, cioè come «assemblea dirigente», e non come Rito Scozzese, cioè, per quel tempo, come «sistema cerimoniale e rituale». Fu solo negli anni suc-cessivi, in particolare con l’abbandono (non universale) da parte dei Supremi Consigli (non universale) dell’amministrazione dei tre gradi fondamentali -Apprendista, Compagno e Maestro -, che uno scivolamento semantico condusse a chiamare Rito Scozzese (Antico e Accettato) l’intero sistema, comprensivo di rituali, normazioni e strutture di governo.

[iv] «Muratoria» o «Libera Muratoria» è traduzione diretta dell’ingle-se Free-Masonry, o Masonry. La sua traduzione nel francese Franc-mat;onnerie (traduzione correttissima), diede origine in italiano al francesismo «Massoneria» e «Franca Massoneria». Il vostro autore preferisce «Muratoria» e «Libera Muratoria» , e «Muratore» per un membro della stessa.

Giuseppe M. Vatri
Torino, 2005.



Recensione

Questo bel libro di Giuseppe Vatri 1805-2005 Duecento anni di Rito Scozzese Antico e Accettato in Italia è diviso in tre parti. La parte iniziale, sudddivisa in ulteriori capitoli, delinea in maniera approfondita la storia della fondazione del Rito Scozzese in Italia, avvenuta nel marzo 1805.

Gli ultimi anni del 1700 e i primi anni del 1800 vedono la rinascita della Massoneria grazie alla conquista francese e la susseguente fondazione del Regno d'Italia sotto Napoleone. Dai documenti ufficiali si riscontra come il Rito Scozzese sia stato fondato a Parigi e il Vatri, giustamente nota, come il Grande Oriente d'Italia fondato poi a Milano nel giugno del 1805, derivi dal Rito Scozzese e quindi diversamente dalla consuetudine massonica che prevederebbe il contrario.

Studiare la storia della Massoneria nel regno di Italia napoleonico è un impresa complicata sia per la scarsezza di documentazione sia perchè bisogna tenere conto della sua completa mancanza di autonomia che la vede più come una dipendenza della Massoneria napoleonica francese che come una istituzione indipendente nazionale cosa che avverrà solo negli anni sessanta del secolo XIX con la costituzione del Regno d'Italia sabaudo.

Tuttavia il Vatri si districa molto bene nel dedalo degli accadimenti storici del tempo fornendo al lettore un testo di facile lettura.

La seconda parte del libro pubblica tutta una serie di documenti storici che vanno dal testo della fondazione del Supremo Consiglio d'Italia, i suoi Statuti e Costituzioni fino alla prima circolare del Grande Oriente d'Italia che annuncia la sua fondazione nel giugno 1805.

Nell'ultima parte del libro vengono pubblicati i rituali del RSAA così come praticati nel 1805 dal Grande Oriente di Francia. Sebbene non ci siano notizie certe, presumibilmente questi sono i rituali usati dal Rito Scozzese italiano ai tempi della sua fondazione. Questi rituali ormai non sono più in uso, ma appare di estremo interesse per il ricercatore confrontare i testi antichi con quelli moderni per capire cosa è rimasto e cosa si è ritenuto giusto nel tempo modificare o addirittura cancellare.

Come tutti i libri del Vatri anche questo è ben scritto e documentato, corredato di note e di una bibliografia essenziale, ma qualificata.

Bruno Virgilio Gazzo
editor, PS Review of FM



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