Review of Freemasonry



Make this site your Home Page Print this page Send Masonic E-card Subscribe News Alerts by Email RSS News Feed
PS Review of FM Search Engine:
recommend PS Review of Freemasonry




INIZIAZIONE, SEGRETO, ESOTERISMO, TRADIZIONE.
del Fr. Massimiliano Flumini





iniziazione.jpg - 10905 Bytes

Un impiego spesso errato dei termini oggetto di questa breve introduzione, rende necessaria, tramite una veloce disamina delle teorie di alcuni studiosi di Antropologia e di Storia delle Religioni (fenomenologi e non), una verifica nel tentativo di sgombrare il campo da eventuali malintesi.
E, comunque, una qualsiasi verifica, non fugherebbe del tutto i problemi legati all'ermeneutica.

L'antropologa Ida Magli fa derivare il termine Iniziazione dal latino "Initium", indicante la cerimonia con la quale si entrava in una associazione misterica. E ne individua quattro gruppi principali:

  1. riti di iniziazione tribale compiuti su giovani maschi (iniziazioni puberali);
  2. cerimonie e particolari esperienze fisiche e spirituali che conferiscono il diritto di entrare ed appartenere a gruppi chiusi, associazioni, società segrete;
  3. riti di passaggio da un'età ad un'altra (al fine di creare una gerarchia all'interno del medesimo gruppo culturale);
  4. addestramento cui determinati individui vengono sottoposti per accedere alla condizione di sciamani, stregoni, maghi, medicine-men (guaritori).

L'elemento che accomuna questi quattro tipi di esperienze è quello iniziatico, ovvero "un particolare complesso rituale e ideologico definibile della morte-resurrezione, in quanto prevede il passaggio dell'iniziando da uno status religioso e sociale (morte) a un nuovo status (resurrezione o nuova nascita)" (Ida Magli). Per questo motivo Van Gennep ("I riti di passaggio", 1909), annovera tali fenomeni in una unica categoria quella dei "riti di passaggio", inscindibili dai momenti critici della vita umana quali appunto: nascita, pubertà, matrimonio, morte.
Dunque, iniziazione come passaggio e trasformazione. In "L'iniziazione", 1986, Bent Parodi riferendosi all'iniziazione plotiniana, afferma: "Si tratta di una profonda trasformazione dell'essere individuale, d'una rinascita che segue la morte della vecchia condizione profana". Essa lascia un segno indelebile poiché l'iniziato è un "altro" uomo: "Comporta una mutazione ontologica del regime esistenziale" (B. Parodi).

Abbandonando il piano fenomenologico per lo "psicologismo", Serge Hutin in "Le Società Segrete", 1996, afferma che "l'iniziazione, in generale, si può definire: un processo destinato a realizzare psicologicamente nell'individuo il passaggio da uno stato dell'essere giudicato inferiore, ad uno stato superiore, la trasformazione da profano in iniziato".

Ferma la caratterizzazione psicologica (ed applicando lo schema: purificazione = morte - illuminazione - reintegrazione = rinascita allo stato prima della caduta o stato pre-adamitico) si tratterebbe, secondo Hutin, di "una realizzazione puramente interiore dell'essere umano, realizzazione di una possibilità che l'individuo portava in sè, allo stato virtuale". Da ciò ne deriverebbe che l'individuo deve essere "iniziabile", avere cioè già in sè un'attitudine da sviluppare.

L'iniziazione è connotata da un carattere fortemente individualistico: "Il significato reale della segretezza iniziatica non è un voler nascondere, ma un non poter rivelare a chi non ha i mezzi della comprensione immediata. Solo tra eguali è possibile un dialogo iniziatico" (S. Hutin).
Infatti, l'iniziato non "apprende qualcosa, ma avverte un sentimento: la percezione è diretta e non mediata da sintesi intellettuali. In questo senso il segreto è: arretòn, cioè indicibile" (S. Huttin).
A proposito dell'essenza iniziatica massonica O. Wirth scriveva: "Voi non conoscerete della Massoneria se non quello che avrete trovato voi stessi ":

L'Esoterismo è una dottrina o complesso di dottrine di carattere segreto. Il termine deriva dall'aggettivo greco esoterikòs che sta per "interno", utilizzato per indicare quegli insegnamenti riservati ad una stretta cerchia di discepoli in contrapposizione a exoterikòs (esterno) che si riferiva agli insegnamenti destinati indistintamente a tutti.

L'iniziazione che non è l'esposizione dogmatica di una dottrina, ma un serie di riti ed operazioni che "agiscono attraverso una specie di impregnazione del sub-cosciente, al quale essi conferiscono una potenza ed efficacia reali" (J. Boucher), partecipa in questo senso dell'aggettivo esoterico come pure nel senso dell'esperienza assolutamente personale e non trasmissibile tramite la parola a chi non sia iniziato ovvero, a chi non abbia provato, a chi non abbia vissuto. Ed invero, non trasmissibile fino in fondo nemmeno fra iniziati, tanto connotati come individui noi siamo l'uno rispetto all'altro. Trattasi di un segreto "sostanziale", oseremmo dire "esistenziale", e non "formale", livello al quale volgarmente viene ridotto.

Le molteplici forme di iniziazione nell'interpretare ognuna a suo modo lo schema: discesa (caduta) - risalita, morte - resurrezione, fanno comunque riferimento tutte ad una saggezza primordiale, ovvero ad una tradizione iniziale estremamente antica. Cosicchè lo sforzo di ogni gruppo sarà quello di provare la propria antichità, talvolta ad ogni costo, "invocando una successione regolare ed ininterrotta di adepti, una specie di catena" (S. Hutin).

Attraverso l'uso di simboli e miti ogni gruppo ha cercato di sviluppare il proprio sistema filosofico - religioso giungendo a concepire delle vere e proprie filosofie della storia, ponendosi quelle domande che immutabili hanno attraversato la storia di contro a risposte sempre mutevoli di luogo in luogo, di momento in momento: da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?

Vogliamo affidare le nostre conclusioni ad una serie di considerazioni che vogliono essere un ulteriore spunto di riflessione, o meglio, una provocazione:

- in "Filosofia della Massoneria", 1987, il Prof. Giuliano di Bernardo, pone il segreto iniziatico fra gli elementi che costituiscono la "quintupla" (libertà, tolleranza, fratellanza, trascendenza, segreto iniziatico) ovvero le cinque condizioni necessarie e sufficienti, nella loro globalità, dell'antropologia massonica ovvero del modello di uomo secondo il persiero massonico. L'iniziazione rappresenta la porta di entrata per accedere agli altri elementi facenti parte della quintupla;

il concetto di segreto nelle sue manifestazioni storiche è stato inteso in due modi:

  1. segreto presente nei meccanismi dell'universo, ma inaccessibile per gli stessi iniziati (i quali devono intendersi iniziati alla venerazione del segreto in quanto tale, non alla sua penetrazione)
  2. segreto che si attua nei termini della esperienza condivisa dagli iniziati del contenuto del segreto stesso escludendone ovviamente i profani;
-ci riferiamo alla contrapposizione tecnica fra Mito e Rito connotante la cultura greca.

Il "fare" del rito viene contrapposto al "dire" del mito: un "fare" inteso come unico modo di agire su una realtà che il mito fonda una volta per sempre e che pertanto toglie all'azione umana; si tratta di un "fare" che permette di trasformare anche la realtà fondata dal mito. Ma la trasformazione riguarda soltanto l'uomo; e pertanto il rito trasformante noi lo recepiamo come un rito iniziatico, un passaggio che porta il soggetto da una condizione (una realtà data) ad un'altra (una realtà fatta), da una condizione di uomo naturale (la nascita genetica, avvenuta secondo natura) a quella culturale (l'uomo iniziato), realizzando il passaggio dal mito alla storia;

-come detto prima, secondo S.Hutin per poter essere sottoposto all'iniziazione, l'individuo deve avere in sè un'attitudine, deve cioè essere iniziabile.
Infatti, l'iniziazione è "una realizzazione puramente interiore dell'essere umano, realizzazione di una possibilità che l'individuo portava in sè allo stato virtuale". Ci chiediamo: ciò implica una sorta di "innatismo" che esclude a priori i non dotati per nascita? O si tratta di una attitudine che si acquisisce vivendo pur nella vita profana, ovvero tramite il mezzo culturale (intendendo "cultura" in senso antropologico)?

-nell'introduzione al loro saggio "L'invenzione della tradizione" 1983, il cui fine, come è d'uso nell'ambito degli studi di scuola storico-marxista, è fornire una parvenza di genealogia di classificazione il più possibile soddisfacente, Eric J. Hobsbawm e Terence Ranger, evidenziano come l'antichità di alcune tradizioni è spesso frutto di una invenzione vera e propria.

Per "Tradizione inventata" i due studiosi intendono "un insieme di pratiche, in genere regolate da norme apertamente o tacitamente accettate, e dotate di una natura rituale o simbolica, che si propongono di inculcare determinati valori e norme di comportamento ripetitive nelle quali è automaticamente implicita la continuità con il passato. Di fatto, laddove è possibile, tentano in genere di affermare la propria continuità con un passato storico opportunamente selezionato".

In tradizioni di questo tipo, l'elemento della continuità è completamento fittizio. Infatti, "si tratta di risposte a situazioni affatto nuove che assumono la forma di riferimenti a situazioni antiche, o che si costruiscono un passato proprio attraverso la ripetitività quasi obbligatoria".
Il fine delle tradizioni inventate è quello di ricorrere alla storia come legittimazione dell'azione e cemento della coesione di gruppo.

Nelle diverse tipologie di tradizioni inventate, i due autori fra le altre individuano le due seguenti:

-quella cui appartengono istituzioni di una nominale continuità che poi si trasformano in qualcosa di affatto diverso, come nel caso delle Università;

-e quella più "interessante" (così viene definita dagli autori medesimi), che fa ricorso a materiali antichi per costruire tradizioni inventate di tipo nuovo, destinate a fini altrettanto nuovi.

Questa tipologia di tradizione inventata fa ricorso al materiale accumulatosi nel passato che appartiene necessariamente ad ogni società, ove non solo è facile attingere "il complesso linguaggio di una pratica e di una comunicazione simboliche", ma è possibile anche "innestare nuove tradizioni su quelle vecchie, oppure inventarne di nuove attingendo ai forniti magazzini del rituale, del simbolico, dell'esortazione morale ufficiali - la religione e i fasti dei principi, il folclore e la massoneria (a sua volta tradizione inventata e ricca di forza simbolica)".



Home Page | Alphabetical Index | What is New | Freemasons World News
Research Papers | Books online | Freemasons History | Symbolism & Rituals
Saggi in Italiano | Essais en Langue Française | Monografias em Português | Planchas Masonicas en Español

| Sitemap | Privacy Policy | How to Contribute a Paper |

RSS Feed News Feed | News Alerts Subscribe News by Email

visitor/s currently on the page.